Asessualità un orientamento romantico

Gli asessuali sono individui che vivono con estrema serenità il proprio modo di sperimentare le relazioni "intime"

Sessualità e romanticismo due lati della stessa medaglia, che per lo stereotipo di molti hanno l’obbligo di coesistere all’interno delle relazioni intime. In realtà, il concetto è molto più complesso e non mi riferisco all’immagine popolare del “sesso con/senza amore”. Come rilevato anche dalla Diamond (2003) amore e sesso sono indipendenti dal punto di vista funzionale e non necessariamente orientati verso un genere specifico. In altre parole, come ho già riportato in un articolo scritto a due mani con Margherita Attanasio (2016), un individuo può avere una relazione intima senza essere motivato al rapporto sessuale. Il bisogno di prossimità e contatto fisico possono rappresentare la base per la formazione di un “amore” romantico, che permette ad alcuni di vivere l’esperienza sentimentale senza percepire la necessità di sperimentare la sessualità.

Gli asessuali sono quindi individui, che vivono con estrema serenità il proprio modo di sperimentare le relazioni “intime”. L’eventuale malessere, quando è raccontato, può essere rappresentato dal disagio percepito nella vita e nel quotidiano a causa dell’ignoranza e maleducazione della società sessista.

Cosa non sono quindi le persone asessuali?asexx

Questo breve vademecum vuole essere un promemoria per ricordare che il rispetto dell’altro diverso da sé è il punto di partenza di ogni cultura-società e il contributo scientifico associato rappresenta uno stimolo per tutti a non lasciare che l’ignoranza prenda con troppa facilità il sopravvento:

  1. l’asessualità non è un disturbo mentale. Non ci sono prove scientificamente rilevanti sulla possibile associazione di qualche tipo di disturbo psichico e la percezione di se stessi come asessuali. Spesso, il legame tra psicopatologia e esperienza asessuale è attribuito al fatto che l’asessualità è uno status sociale troppo stigmatizzato. Chiaramente, tra le persone asessuali è possibile riscontrare differenti forme di disturbi, anche di tipo psichico e/o psicologico tanto quanto tra le persone sessuali.
  2. L’asessualità non è una disfunzione sessuale. Tutte le ricerche scientifiche hanno rivelato che nelle persone asessuali l’eccitazione e la risposta erotica non sono compromesse. Gli asessuali non provano disagio per la loro mancanza di desiderio sessuale diversamente da chi invece sperimenta una qualche forma di disfunzione del desiderio sessuale.
  3. L’asessualità non è una parafilia. In linea generale chi si definisce asessuale non può essere considerata come una qualsiasi altra persona che manifesti comportamenti, fantasie e desideri sessuali ricorrenti come ad esempio nel feticismo, oppure nel travestitismo. Alcuni ricercatori mettono però in risalto che persone asessuali potrebbero essere meglio definite come aventi una parafilia, cioè un interesse sessuale insolito (Brotto & Yule, 2017). Infatti, molte persone asessuali hanno riportato una qualche forma di fantasia sessuale atipica durante l’attività masturbatoria. Tuttavia sembra che il contenuto delle fantasie erotiche nelle persone asessuali sia molto diverso da quello delle persone sessuali, per esempio è abbastanza raro che la persona asessuale si includa all’interno delle fantasie erotiche masturbatorie “autochorissexualism” (Bogaert (2012) la definisce una sessualità senza identità). La persona asessuale durante l’attività masturbatoria può fare fantasie in cui sembra essere assente il senso di identità come protagonista della fantasia stessa. Altre ricerche hanno evidenziato maggiori probabilità (soprattutto nelle donne asessuali) di fantasticare su personaggi di fantasia e maggiori probabilità di percepire se stessi durante le fantasie come particolarmente disconnessi alla fantasia erotica stessa. Quindi, è utile riconoscere che in linea generale l’asessualità non è una parafilia, ma per un piccolo sottoinsieme è presente una qualche forma parafilica, o comunque di erotismo atipico.

L’asessualità può essere invece considerata una caratteristica naturale dell’orientamento sessuale umano, o molto più precisamente un orientamento romantico, che sottolinea l’esistenza anche in giovane età di un possibile indirizzo verso una non sessualità, favorendo la componente romantica.

cropped-quattrini-ok11.pngA questo punto mi piace ricordare che lo spettro della sessualità-asessualità è organizzato in un continuum dove ad un estremo è evidente una forma esplicita di fantasie e comportamenti erotici e sessuali e all’estremo opposto un’assenza degli stessi compensati dall’esperienza di romanticismo.

L’idea del continuum è a mio avviso la risposta affettiva-sessuale al genere umano, che deve imparare ad identificare se stesso all’interno di una importante fluidità di genere e sessuale.

FONTI:

Bogaert A. F. (2012). Asexuality and autochorissexualism (identity lesssexuality). Archives of Sexual Behavior, 41, 1513–1514.

Brotto L.A. & Yule M. (2017). Asexuality: Sexual Orientation, Paraphilia, Sexual Dysfunction, or None of the Above? Archives of Sexual Behavior, 46:3, 619-627.

Quattrini F. & Attanasio M. (2016). Asessualità. Un approccio contemporaneo all’intimità. Psicologia Contemporanea, 258, Giunti Ed.

Un commento su “Asessualità un orientamento romantico

  1. Pingback: Asessualità: il quarto orientamento sessuale - CareMind Studio

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